window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'G-3L5BEB4CNM'); La Serie A fissa la scadenza del 14 giugno nella sfida contro il governo - Gallina Scommesse

La Serie A fissa la scadenza del 14 giugno nella sfida contro il governo

La Serie A fissa la scadenza del 14 giugno nella sfida contro il governo

I club di Serie A hanno fissato il 14 giugno come ultima data possibile per riprendere le partite se la stagione sarà finita, mentre sfidano il governo per iniziare l’allenamento prima del 18 maggio.

Il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha annunciato in una conferenza stampa domenica sera che il paese passerà alla fase due della ripresa alla pandemia di coronavirus dal 4 maggio.

Tuttavia, mentre gli sport individuali come il nuoto e il tennis potranno riprendere l’allenamento da quella data, gli sport di squadra devono attendere fino al 18 maggio.

La maggior parte dei club di Serie A – ad eccezione del Brescia – è ansiosa di ripartire prima di allora e pensano che non abbia senso altrimenti, perché le leggi stabiliscono che dal 4 maggio i giocatori potrebbero ad esempio andare correre in un parco locale mantenendo una distanza di due metri, ma non fare esattamente la stessa cosa all’interno di un campo di allenamento.

Per confondere ancora di più le cose, poche ore dopo la dichiarazione del Primo Ministro Conte, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora lo ha contraddetto, insistendo sul fatto che la data del 18 maggio per l’allenamento non è stata fissata da nessuna parte.

Spadafora lo ha spiegato ieri suggerendo che non vi è alcuna garanzia che la stagione di Serie A riprenderà del tutto.

“Abbiamo fatto di tutto per riprendere gli allenamenti dal 18 maggio, ma ciò non significa che le squadre ripartiranno.”

Ora la Lega Serie A ha reagito e fonti hanno riferito all’agenzia di stampa ANSA che se le partite non riprenderanno entro il 14 giugno, la stagione verrà annullata.

Dato che sono necessarie da tre a quattro settimane di allenamento per essere di nuovo pronti dopo una lunga pausa, il 18 maggio è quindi l’ultima data utile per poter riprendere l’allenamento.

La Lega Serie A potrebbe persino minacciare di far causa al governo per danni finanziari se gli ordini di blocco costringessero la loro stagione a concludersi in anticipo essendo anche furiosi per il fatto che l’ultimo decreto non fosse quello che si aspettavano e che avessero fatto credere di poter invece ricominciare.

I club stanno lottando per avere l’opportunità di allenarsi nei centri sportivi mantenendo le misure di allontanamento sociale, proprio come possono fare coloro che prendono parte a tutti gli sport individuali, dal 4 maggio.

Sostengono che i club di Serie A dovrebbero avere un rischio molto basso di infezione da COVID-19, disponendo di strutture per eseguire quotidianamente tamponi ed esami del sangue e mantenere i loro giocatori in un ritiro per allenarsi isolati da possibili contaminazioni.

Il comitato scientifico del governo ha ritenuto “insufficiente” il protocollo medico proposto dalla FIGC e dovrà essere modificato, i cui dettagli saranno discussi nei prossimi giorni.

C’è un altro elemento da considerare, poiché una volta eseguiti gli esami del sangue, potremmo vedere che molto più hanno sviluppato anticorpi di quanto precedentemente previsto e sarebbero quindi immuni.

Questa è una questione controversa, poiché l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato questa settimana che gli anticorpi non significano necessariamente immunità – o piuttosto, è troppo presto per sapere con certezza quanto dura quell’immunità, perché questo virus è così nuovo.

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