window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'G-3L5BEB4CNM'); La Situazione del Settore del Gioco in Italia a Luglio 2020

La Situazione del Settore del Gioco in Italia a Luglio 2020

La Situazione del Settore del Gioco in Italia a Luglio 2020

La riapertura delle sale scommesse fisiche a Giugno ha favorito il mercato delle scommesse sportive in Italia, ma finora i ricavi sono risaliti solo attorno ai livelli osservati a Marzo nel primo mese di quarantena.

Scommesse Sportive

Il fatturato totale lordo delle scommesse sportive sul retail e online a Giugno è stato di 73,6 milioni di euro il mese scorso, più del doppio rispetto ai 35,4 milioni registrati a Maggio.

Il totale di Giugno è stato quasi uguale a quello di Marzo, quando le agenzie di scommesse hanno realizzato entrate per soli 75,3 milioni di euro, essendo stati bloccati dai regimi di quarantena imposti dal governo all’inizio del mese.

Con la riapertura dei punti vendita solo a metà Giugno, la maggior parte dei ricavi del mese scorso è arrivata dalle scommesse online, per un totale di 62,7 milioni di euro.

Inoltre, ci sono già stati cambiamenti nelle quote di mercato detenute dai vari operatori nel Paese. Il mese scorso, infatti, Bet365 ha perso la sua posizione di leader nel mercato delle scommesse sportive (online più al dettaglio) e la sua quota è scesa al 12,6% dal 17,8% di Maggio.

Snai ha avuto la quota di mercato complessiva più alta il mese scorso con il 13,4%, mentre SKS365 al terzo posto con una quota di mercato che è salita al 12,3% a Giugno, rispetto al 10,9% di Maggio.

Bet365 ha continuato a detenere la quota di mercato più alta del mercato online, il 14,8%, seguita da Snai al 13,0% e SKS365 con il 12,1%.

Casinò e Poker

Probabilmente a causa della ripresa delle attività sportive, i ricavi dei casinò online in Italia sono leggermente diminuiti il mese scorso assestandosi a 98,66 milioni di euro, in calo rispetto ai 105,51 milioni di Maggio.

Nonostante un calo del 6,5% sul totale del mese precedente, la cifra di Giugno rappresentava ancora un ottimo aumento del 57,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

PokerStars è rimasta leader del mercato, ma per il secondo mese consecutivo ha visto un calo della sua quota di mercato al 13,0% rispetto al 13,9% di Maggio, restando comunque in vantaggio rispetto ai suoi rivali Sisal e Lottomatica, che detengono quote di mercato rispettivamente dell’8,7% e del 7,5%.

PokerStars continua a dominare sia il mercato del poker con un notevole vantaggio sulla concorrenza. Detiene una quota del 57,1% del mercato dei tornei e una quota del 46,2% del mercato delle partite cash.

In molti mercati si è verificato un notevole aumento delle entrate del poker durante la quarantena, ma se la riapertura dell’Italia dovesse continuare, ciò potrebbe rivelarsi solo temporaneo.

A Giugno, i tornei sono scesi a 8,4 milioni di euro, in calo del 41,4% rispetto ai 14,4 milioni di Maggio. I cash game sono scesi del 32,7% a 5,9 milioni di euro, in calo rispetto agli 8,80 milioni di Maggio.

Tutti i dati sono elaborati dalla principale società di consulenza aziendale europea Ficom Leisure, specialista in tutti i segmenti del settore delle scommesse e dei giochi.

Come Andrà nei Prossimi Mesi

Come già in Giugno, anche Luglio e Agosto saranno pieni di appuntamenti sportivi su cui scommettere a differenza degli altri anni in cui la gente scommetteva molto di meno sia in termini di soldi che in termini di quantità di scommesse effettuate.

Alcuni campionati non termineranno prima della fine di Luglio e poi ad Agosto ci sarà un’abbuffata di Europa League e Champions League che può solo che far prevedere un incremento negli incassi da scommesse sportive.

Il settore è molto in crisi per vari motivi, ma il calo delle entrate maggiore è dovuto al fatto che la gente ha molti meno soldi da spendere per il gioco, visto che anche loro, come i gestori del settore del gioco, hanno visto le loro entrate azzerate o ridotte al minimo indispensabile per sopravvivere. C’è solo da sperare in una ripresa economica forte, decisa e stabile che coinvolga tutto il mondo, ma soprattutto che non scoppi una seconda ondata di contagi in posti dove sembra essersi fermata la diffusione del virus, che ridurrebbe molto probabilmente l’economia mondiale in stati inimmaginabili e con delle conseguenze disastrose, come se quelle che stiamo già vivendo non siano già abbastanza gravi.

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