window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'G-3L5BEB4CNM'); Duello tattico di Conte e Gasperini - Gallina Scommesse

Duello tattico di Conte e Gasperini

Duello tattico di Conte e Gasperini

L’Inter e l’Atalanta condividono molti tratti con Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, ma hanno anche due stili distinti. Sarà un gioco di due diverse ideologie e approcci allo stesso sport, cercando di imporre la loro volontà uno sull’altro.

La Dea a volte tralascia molto la difesa. Hanno segnato il maggior numero di goal in Serie A in questa stagione, arrivando a rete per ben 48 volte. Hanno superato il loro XG (numero di goal previsti) di 5,65. Anche se non avessero superato il loro XG, gli uomini di Gian Piero Gasperini avrebbero comunque segnato più goal di chiunque altro nella divisione.

Gli uomini di Antonio Conte rappresentano l’altro lato della medaglia. I nerazzurri hanno segnato il minor numero di goal in Serie A, solo 15, con Stefan de Vrij probabilmente il miglior difensore in questa stagione. Anche secondo il loro XA (numero di assist previsti), l’Inter dovrebbe segnare il minor numero di goal nella divisione. Esattamente l’opposto rispetto all’Atalanta.

Gasperini è stato notoriamente licenziato dopo sole cinque partite durante la sua stagione con l’Inter nel 2011, con l’allora presidente Massimo Moratti che affermava che una difesa a tre non era nella natura di questo club. Deve quindi essere molto piacevole per Gasperini condurre la loro migliore annata di Scudetto sin dai tempi in cui giocava con tre in difesa.

Entrambi questi allenatori usano da 3-4 anni varianti delle 3-4-3 o 3-5-2, perfezionandole nel tempo con in diversi club, nel caso di Conte.

Con un uomo-goal e un attaccante come cavallo di battaglia davanti, Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, l’Inter conta incredibilmente su entrambi per i gol. Ma i nerazzurri vanno direttamente al duo, aiutandoli a combinare. Di solito è una palla traversone dalle retrovie che trova uno dei due attaccanti. Succede tutto rapidamente e l’Inter impiega poco tempo per realizzare questa transizione offensiva.

Ciò ha reso l’Inter la squadra all’ottavo posto per possesso medio per partita – 52,6. È meno di Milan, Sassuolo e persino Bologna. Hanno giocato in media 503,7 passaggi a partita, il quinto più alto della divisione.

Per quanto riguarda La Dea, l’assenza di Duvan Zapata non ha avuto molto impatto su di loro. La combinazione e il movimento dei loro tre frontali lasciano gli avversari innvervositi.

Papu Gomez, Josip Ilicic, Luis Muriel e Ruslan Malinovskyi si sono fatti avanti in assenza di Zapata. Anche Robin Gosens e Mario Pasalic hanno contribuito, contribuendo rispettivamente a nove e sette goal.

La squadra bergamasca vanta il quarto possesso medio per partita, il 54,8 per cento. Hanno giocato più passaggi medi dell’Inter, ma gli uomini di Gasperini sono meno abili nelle lunghe palle in campo. L’Inter ha giocato 33.9 palle lunghe di successo a partita. L’Atalanta si conferma a 28,4 e ha giocato palle lunghe più imprecise per partita rispetto ai nerazzurri.

Ma la loro tendenza a tenere la sfera a terra e continuare a spingerla in avanti è diventata la sua identità. Ecco perché hanno giocato passaggi corti più riusciti rispetto all’Inter, 395,7.

Ma una cosa che mette Inter e Atalanta allo stesso livello è la loro abilità nel segnare da calci piazzati. La Dea ha segnato sei gol dai calci di punizione, trovando la rete con quattro rigori. Ma l’Inter è ad un altro livello in questo senso. Gli uomini di Conte fanno molto più affidamento sulle situazioni di palla-ferma, segnando da sette calci piazzati e sei calci di punizione.

Probabilmente ciò proviene dall’Inter con 3,8 corner di successo a partita, con i numeri di Atalanta a 2,7. Questo spiega perché l’Atalanta ha segnato 35 gol in campo aperto, più di chiunque altro in Serie A. Si basano più sul mantenere la palla di ogni altra cosa e il lato prospera su di essa.

L’Atalanta ha segnato più di due goal per partita in ogni scontro quattro. Il fatto che l’Inter abbia segnato due o più goal solo sei volte dice molto sulle loro differenze. Uno ama segnare e superare le squadre. L’altro si concentra sul punteggio e sul non lasciare il punteggio dell’opposizione.

E quando scenderanno in campo stanotte, sarà un incontro affascinante. Sarà una battaglia di parti con una missione per dimostrare la supremazia del loro stile. Ma chiunque vinca, entrambe le squadre si sono già fatte un nome giocando a modo loro. Questo le rende uniche.

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